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L'annuncio del vangelo di Gesù

INIZIAZIONE CRISTIANA (sacramenti del Battesimo, Eucarestia e Cresima) DEI FANCIULLI E DEI RAGAZZI DAI 7 AI 14 ANNI
L'itinerario di iniziazione cristiana per i fanciulli e ragazzi tra i 7 e 14 anni (considerati, dunque, adulti) consiste in un biennio di cammino vissuto nel gruppo dei loro coetanei battezzati. Ricevono il Battesimo e l'Eucarestia quando i loro coetanei sono ammessi alla messa di prima comunione e cioè preferibilmente in una domenica del tempo di Pasqua. Quindi, insieme, almeno per altri due anni, proseguono il cammino di preparazione per ricevere la Cresima



ITINERARIO CATECUMENALE PER DIVENTARE CRISTIANI da adulti, cioè dopo i 14 anni.
Gli adulti che intendono vivere l'itinerario per diventare cristiani sono invitati a incontrarsi con il parroco oppure con uno dei sacerdoti per avviare un dialogo a proposito delle motivazioni, sull'importanza della figura di Cristo Signore, sull' ascolto della Parola di Dio, sulla scelta di inserimento nella comunità cristiana, e sul cambiamento progressivo della vita per giungere alla piena partecipazione al Corpo di Cristo nell'Eucarestia.

Saranno affidati a catechisti adulti, e quando possibile al gruppo che percorre l'itinerario per diventare cristiani, che li accompagneranno a vivere le successive tappe del cammino che prevede almeno un biennio: ammissione al catecumenato; gli incontri di prima evangelizzazione (primo anno del biennio); il rito di elezione (presieduto dall'Arcivescovo nella Basilica di sant'Ambrogio) la prima domenica di quaresima; gli scrutini (nel tempo quaresimale) (secondo anno del biennio) con l'ammissione alla celebrazione unitaria del Battesimo, Cresima ed Eucarestia (in parrocchia o nel Duomo di Milano) nella veglia o nel tempo di Pasqua.

L' itinerario per diventare cristiani non è un corso, né coinvolge solo gli aspetti catechistici; si compie un itinerario educativo quando cambia qualche cosa nella persona e nella vita, si acquisiscono abilità di fare in modo nuovo le cose di ogni giorno. E siccome si tratta di approdare a "una vita nuova", non basta la buona volontà per convertirsi: occorre il "dono dall'alto".

Si tratta di partire dalla situazione concreta dell'individuo (la famiglia da cui proviene, il suo ambiente culturale, i motivi delle sue scelte...) per costruire su misura un abito nuovo, che è l'identità cristiana, così come la Parola di Dio ce la descrive ed il Magistero della Chiesa ce la propone.

Il cammino è progressivo e graduale: la Parola di Dio e l'esperienza della conversione ci inducono a credere che non si può fare tutto e subito... e non si può andare avanti se prima non si maturano i passi precedenti, proprio per evitare di costruire dei cristiani "traballanti"...

A qualsiasi punto del cammino, ci si sente liberi e senza scadenze precostituite: tutto dipende dalla grazia di Dio e dalla risposta dell'uomo; se essa trada a venire, si rimanda. Non si deve forzare nessuno. Ogni volta se deve avere la certezza che si è liberi di tornare indietro. Non si impone un lungo tempo per il gusto di far aspettare una cosa desiderata... ma solo perché il tempo rende liberi di decidere, il tempo fa radicare sentimenti e convinzioni, il tempo è necessario per maturare atteggiamenti e comportamenti.