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Almanacco del giorno : Letture del giorno

Martedì della settimana della VII Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore



ALL’INGRESSO
Apparve una folla immensa,
che nessuno poteva contare,
di ogni gente, tribù, popolo e lingua.
Tutti stavano in piedi
davanti al trono e davanti all’Agnello
e gridavano a gran voce:
«La salvezza appartiene al nostro Dio,
che siede sul trono, e all’Agnello».

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Serbaci nella tua fedeltà, o Dio vivo e vero, e conforta con la tua grazia i nostri cuori; donaci di attendere con gioiosa dedizione al canto della tua lode e di crescere nell’amore fraterno.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

EPISTOLA 1Tm 4, 16 – 5, 14
Prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Carissimo, vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano. Non rimproverare duramente un anziano, ma esortalo come fosse tuo padre, i più giovani come fratelli, le donne anziane come madri e le più giovani come sorelle, in tutta purezza. Onora le vedove, quelle che sono veramente vedove; ma se una vedova ha figli o nipoti, essi imparino prima ad adempiere i loro doveri verso quelli della propria famiglia e a contraccambiare i loro genitori: questa infatti è cosa gradita a Dio. Colei che è veramente vedova ed è rimasta sola, ha messo la speranza in Dio e si consacra all’orazione e alla preghiera giorno e notte; al contrario, quella che si abbandona ai piaceri, anche se vive, è già morta. Raccomanda queste cose, perché siano irreprensibili. Se poi qualcuno non si prende cura dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua famiglia, costui ha rinnegato la fede ed è peggiore di un infedele. Una vedova sia iscritta nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di sessant’anni, sia moglie di un solo uomo, sia conosciuta per le sue opere buone: abbia cioè allevato figli, praticato l’ospitalità, lavato i piedi ai santi, sia venuta in soccorso agli afflitti, abbia esercitato ogni opera di bene. Le vedove più giovani non accettarle, perché, quando vogliono sposarsi di nuovo, abbandonano Cristo e si attirano così un giudizio di condanna, perché infedeli al loro primo impegno. Inoltre, non avendo nulla da fare, si abituano a girare qua e là per le case e sono non soltanto oziose, ma pettegole e curiose, parlando di ciò che non conviene. Desidero quindi che le più giovani si risposino, abbiano figli, governino la loro casa, per non dare ai vostri avversari alcun motivo di biasimo.

SALMO Sal 62 (63)

Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua. R

Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode. R

Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca. R

Quando nel mio letto di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia:
la tua destra mi sostiene. R

VANGELO Lc 22, 67-70
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Gli anziani del popolo, con i capi dei sacerdoti e gli scribi, dissero al Signore Gesù: «Se tu sei il Cristo, dillo a noi». Rispose loro: «Anche se ve lo dico, non mi crederete; se vi interrogo, non mi risponderete. Ma d’ora in poi il Figlio dell’uomo siederà alla destra della potenza di Dio». Allora tutti dissero: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli rispose loro: «Voi stessi dite che io lo sono».

DOPO IL VANGELO
Cantate al Signore un canto nuovo,
la sua lode nell’assemblea dei santi.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Non abbandonarci, o Dio, e non privarci dei tuoi doni di grazia; venga dalla pietà del tuo cuore di Padre quanto non è dato di compiere alla nostra debolezza.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
Accogli, o Dio, le nostre offerte in questo incontro mirabile della nostra povertà e della tua grandezza: noi ti presentiamo le cose che da te ci provengono, tu donaci in cambio te stesso.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Il Signore Gesù da tutte le genti trasse un’unica Chiesa e a lei misticamente si unì con amore sponsale. Questo mistero mirabile, raffigurato nel sacramento del Corpo di Cristo, in questa celebrazione efficacemente si avvera. Con tutta la schiera degli angeli e dei santi, noi cantiamo a te, Padre, per questo prodigio di grazia ed eleviamo gioiosi l’inno di lode: Santo..

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Chi ha orecchi,
ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese:
«Al vincitore darò da mangiare
dell’albero della vita che sta nel paradiso di Dio».

ALLA COMUNIONE
Cristo nutre e accresce la sua Chiesa
perché siamo membra del suo corpo.

DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che alla tua mensa ci hai nutrito con il pane del cielo, fa’ che questo divino alimento ravvivi in noi l’amore per te e ci spinga a vederti e a servirti nei nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore. Amen